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San Teodoro

il patrono dimenticato

La Cappella di San Teodoro, ubicata sotto lo storico palazzo Ciccarone in quella che oggi si chiama via S. Francesco ma che in precedenza si chiamava strada S.Teodoro è ormai spoglia di tre preziose tele conservate dalla Sovrintendenza alle Belle Arti e di arredi sacri ma mette in luce uno splendido pavimento in maiolica del 1700 ed una serie di fregi sulle pareti che dimostrano la devozione che i vastesi avevano nei confronti di S. Teodoro che, in quel secolo, fu anche Patrono della Città.

La storia racconta dell'arrivo della teca contenente le spoglie del martire nella zona del Belvedere Romani e della sua collocazione all'interno di quella Cappella che, fino a qualche decennio or sono, veniva frequentata dai fedeli. La preziosa urna contenente i resti di San Teodoro da qualche anno si trova all'interno della Chiesa della Madonna del Carmine ed è stata restaurata grazie all'interessamento della famiglia di Teodoro Spadaccini.

La riapertura è stata possibile grazie al prezioso e disinteressato lavoro dei componenti l'Associazione Vigili del Fuoco in congedo e dei soci delle diverse associazioni Combattentistiche e d'Arma della Città che sono coordinante dal Gen. Gianfranco Rastelli.

Il Rotary Club Vasto  ha offerto la riproduzione fotografica di due quadri, un tempo affissi alle pareti laterali della Chiesa, quale inizio propulsore di un percorso volto alla raccolta fondi per  la realizzazione del recupero delle tele.

Federico Dessardo

L'espediente formale per ritrarre una dimensione dell'anima

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